Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Il Noleggio italiano visto da ERA
 Si trovano luci e ombre nel rapporto annuale elaborato da ERA

Il Noleggio italiano visto da ERA

Si trovano luci e ombre nel rapporto annuale elaborato da ERA

Ogni anno ERA (l’ente europeo del noleggio) fotografa l’andamento del noleggio e di alcuni parametri fondamentali nei vari paesi europei.

Il report (acquistabile direttamente dal sito ERA) evidenzia luci ed ombre sul nostro paese, una visione che ci aspettavamo ma comunque più pessimistica rispetto ai dati elaborati dal nostro centro studi. La differenza nei parametri sta proprio nella tipologia di azienda di noleggio che sono presente in Italia, forse uniche per tipologie rispetto al resto d’Europa. Questo è evidenziato nello studio di ERA come una delle anomalie del nostro mercato, dove si riscontra le attività di noleggio prevalentemente all’interno di attività di distribuzione con uno scenario fatto da una moltitudine di aziende medio piccole rispetto a paesi partner con una tendenza inversa.
ERA nei loro studi previlegia le aziende dove il core business è il noleggio, ma il quadro imprenditoriale del noleggio in Italia è fatto anche da aziende il cui noleggio rappresenta anche meno del 20% del fatturato.

Per ERA il 2015, in tutto il settore noleggio in Italia di macchine e attrezzature, viene visto con un aumento di +2.7% rispetto al p2014, che era visto con un -2%.
Questi valori risultano non del tutto allineati con quelli del centro studi Assodimi per la differente metodologia di approccio al mercato, per Assodimi il 2014 si è chiuso con un +0.7% e il 2015 con un +2.5%.

Un punto evidenziato nello studio riguarda l’alto livello di frammentazione del mercato, in cui nessuna società di noleggio ha più di 250 dipendenti, e solo poche realtà stanno nel gruppo fra i 50 e i 250 dipendenti. La maggioranza hanno meno di 50 dipendenti che per il concetto di azienda di noleggio europea risultano molto piccole.

Per ERA il noleggio italiano si sta consolidando grazie all’acquisizione e all’accorpamento di realtà imprenditoriali locali, inoltre come più volte evidenziato negli incontri associativi, le tariffe si sono molto ridimensionate in special modo nelle regioni ad alta concentrazione di noleggiatori.

Una negatività evidenziata è l’alta dipendenza della domanda dal settore delle costruzioni, che per ERA ed anche Assodimi viene stimato nel 70% del fatturato. Proprio per questo Assodimi sta portando avanti politiche di aumento della conoscenza del noleggio in tutti i settori della filiera a partire dalla collaborazione con Ance Giovani (associazione costruttori) e anche con CNA (associaizone artigianato)
Le stime di ERA del noleggio ci vedono con un +3.4 nel 2016, con una penetrazione dello 0.73%. I valori di penetrazione risultano bassi e quindi con un notevole margine di crescita che però per adesso non sono previsti.

L’altra negatività evidenziata risulta il dilatamento dei tempi di pagamento, purtroppo confermato dai soci Assodimi intervistati.

Dal 2015 Assodimi ha organizzato un gruppo statistico che ha dato mandato alla società Theorema di studiare oltre 700 bilanci di aziende del noleggio evidenziando sia i dati di crescita di alcuni settori e il loro posizionamento nel mondo del noleggio di beni strumentali sia la macrosuddivisione di comparti.
È stato così possibile evidenziare come in Italia si possa suddividere il mondo del noleggio in 3 categorie:

  1. aziende in cui è prevalente la vendita ed il noleggio è in appoggio per il 10% o 20% del fatturato totale
  2. aziende con un mix di vendita, noleggio e servizi accessori (formazione e assistenza) ad esempio 40% 40% e 20%
  3. aziende dove il noleggio

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