Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

La manovra finanziaria: un tormentone Un iter complicato, a tappe forzate e costellato di aspre polemiche quello della manovra finanziaria bis in via di approvazione definitiva alla Camera dopo la fiducia in Senato...

La manovra finanziaria: un tormentone

Un iter complicato, a tappe forzate e costellato di aspre polemiche quello della manovra finanziaria bis in via di approvazione definitiva alla Camera dopo la fiducia in Senato...

Un iter complicato, a tappe forzate e costellato di aspre polemiche quello della manovra finanziaria bis in via di approvazione definitiva alla Camera dopo la fiducia in Senato, imposta dal Governo per blindare un testo che scontenta in troppi. Un provvedimento da 54,262 miliardi quasi esclusivamente incentrato sulle entrate che graveranno sulle spalle degli Italiani. La parte del leone la fa l'aumento dell'IVA al 21%. Fra le misure previste anche un prelievo di solidarietà sui redditi alti, l'anticipo al 2014 dell'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel settore privato e la trasformazione delle Province in città metropolitane, con esautorazione delle competenze. Al testo finale si è arrivati dopo che la manovra ha cambiato volto quattro volte nel giro di due settimane. Vediamo il testo finale, punto per punto.

Aumento IVA
L'aliquota IVA passa dall'attuale 20 al 21%: è stato uno dei provvedimenti più sofferti, più volte proposto e accontonato, non presente nell'ipotesi di formulazione iniziale (quando il Governo ha provato a mettere a punto un testo più concentrato sulla lotta all'evasione) ma reintrodotto in tutta fretta e diventato uno dei pilastri del provvedimento. L'inasprimento dell'imposta sul valore aggiunto riguarda quasi tutti i beni e i servizi. Sono esclusi: alimentari, prodotti editoriali, bar, ristoranti, alberghi e alcune operazioni di recupero edilizio. L'Iva italiana diventa così una delle più alte in Europa, dietro a Finlandia, 25%, Grecia e Portogallo, al 23% e al pari di Belgio e Irlanda. In termini di gettito, l'aumento dell'Iva vale intorno ai 4 miliardi ogni anno.
Contributo di solidarietà
Il contributo di solidarietà era stato previsto dalla manovra finanziaria di Ferragosto, poi sembrava destinato a saltare in fase di emendamenti e alla fine è stato inserito nel maxi-emendamento riveduto e corretto: scatta sulla parte ecdcedente i redditi oltre i 300mila euro nella misura del al 3% (precedentemente riguardava i redditi superiori ai 90mila euro con un prelievo del 5%, che saliva al 10% per la parte superiore ai 150mila euro).

per gli stipendi dei dipendenti pubblici e per le pensioni d'oro restano in vigore i tagli previsti dalle versioni precedenti della manovra finanzia (quella dell'anno scorso per i dipendenti pubblici e quella di luglio per le pensioni). In entrambi i casi l'aliquota è del 5% sopra i 90mila euro e del 10% sopra i 150mila.

Si calcola che il contributo di solidarietà, che si applica nel 2012 e nel 2013, riguardi una platea di circa 34mila contribuenti (il 53% dipendenti del settore privato, l'8,5% dipendenti pubblici e il 34% lavoratori autonomi), per un gettito intorno ai 200 milioni di euro.

Tagli su redditi e indennità dei parlmentari
Le indennità dei parlamentari vengono tagliate del 10% sopra i 90mila euro e del 20% oltre i 150mila euro, ma solo per tre anni: dal 2011 al 2013. Era invece previsto che il taglio fosse permanente. Ma non è l'unico sconto che i parlamentari si sono regalati: dal testo definitivo è sparita l'ipotesi di dimezzare le indennità di deputati e senatori che continuano anche a svolgere altri lavori. La norma severa sull'incompatibilità degli incarichi, infatti, è stata sostituita con una ben più leggera riduzione del 20% sopra i 90mila euro e del 40% sopra i 150mila sul reddito complessivo. Tra l'altro, la carica parlamentare non è più incompatibile con tutti gli altri incarichi pubblici ma solo con quelli in enti locali superiori ai 5mila abitanti e per le cariche non elettive. Tanto per dire, un deputato o un senatore può continuare a fare il sindaco di un piccolo comune o l'assessore in qua

CONTATTACI