Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Cala il mercato italiano delle macchine per costruzioni Giù l'export, reggono le importazioni.
Le aspettative degli operatori del settore rimangono negative

Cala il mercato italiano delle macchine per costruzioni

Giù l'export, reggono le importazioni. Le aspettative degli operatori del settore rimangono negative

Tra gennaio e giugno 2020, sono state immesse sul mercato italiano 5.915 macchine per costruzioni, registrando un calo del 20% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2019. Più in dettaglio, sono state 5.664 le macchine movimento terra vendute (-20%), mentre 251 (-8%) le macchine stradali. Questo è quanto emerge dall’ultima rilevazione di mercato realizzata da Unacea, l’associazione che rappresenta il comparto produttivo e commerciale di settore italiano.

Prendendo in analisi il solo risultato del secondo trimestre 2020 sullo stesso periodo del 2019 - cioè il trimestre che include il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria - il mercato italiano di settore registra invece una perdita del 23%. Le macchine movimento terra, con 3.055 macchine vendute tra marzo e giugno 2020, cedono il 24% rispetto al secondo trimestre 2019, mentre registrano una lieve crescita le macchine stradali (+3%) con 159 macchine vendute.

Ancora più consistente la contrazione delle esportazioni di settore che tra gennaio e aprile 2020 hanno raggiunto i €637 milioni, cedendo il -32% rispetto allo scorso anno. Secondo il Report commercio estero Unacea-CER di luglio, la contrazione è stata registrata nelle esportazioni di tutti i segmenti del comparto: cala infatti l’export di macchine stradali (-48%), di macchine per la perforazione (-41%), delle macchine e attrezzature per il movimento terra (-36%), delle macchine per la preparazione del calcestruzzo (34%),  delle gru a torre (-33%) e delle macchine per la preparazione degli inerti (-13%). Stabili le importazioni ( 1%), mentre la bilancia commerciale registra una perdita del 48% su base annua, pur mantenendo un avanzo €333 milioni.

Guardando infine alle aspettative degli attori raccolte da un’indagine Unacea tra le aziende italiane del settore, il 96% del campione prevede una chiusura in perdita del 2020. Tuttavia, solo il 9% del campione stima perdite oltre il 30%, mentre il 57% degli intervistati prevede una perdita di fatturato fino al -20%. Simile l’andamento registrato dal Cece Business Barometer l’indagine europea sul sentiment degli operatori, dove oltre il 60% del campione prevede una contrazione tra il 10 e il 30%, mentre un quarto degli intervistati stima perdite non oltre il 10%.

 

Documenti citati:
Tabella dati di mercato italia
Report commercio eserto
Summary Cece Business Barometer 

CONTATTACI