Il noleggio è il vero modello circolare

Il 10 marzo la Commissione europea ha pubblicato il suo nuovo piano d'azione per l'economia circolare. Il SER ha grandi speranze che l'UE riconoscerà il pieno potenziale che i modelli commerciali di condivisione e noleggio hanno nel contribuire a realizzare la transizione verso un'economia circolare.

Il noleggio soddisfa tutte le esigenze nel rispetto dei principi dell'economia circolare ed è quindi il modello circolare perfetto. Il noleggio consente di ridurre i rifiuti attraverso l'uso condiviso delle risorse, prolungando la vita utile delle attrezzature e ponendo l'accento sul corretto riciclaggio. Il piano d'azione per l'economia circolare riconosce anche la necessità di modelli di business circolari per conservare valore nell'economia e il noleggio fa proprio questo.

Parallelamente, l'importanza della riduzione del carbonio nel settore delle costruzioni viene sempre più riconosciuta, come dimostrato dal nuovo piano d'azione per l'economia circolare nel settore delle costruzioni e dell'edilizia. In questo contesto, l'uso di attrezzature per l'edilizia è una delle aree in cui è possibile ridurre al minimo l'impatto sul clima, in cui entra in gioco il noleggio.

"Il noleggio è un ottimo modo per ridurre al minimo l'impronta di carbonio delle attrezzature da costruzione e avvicinarci al raggiungimento degli obiettivi climatici di Parigi", ha affermato il segretario generale dell'ERA Michel Petitjean. “Condividendo le attrezzature e ottimizzandone l'uso, l'industria del noleggio riduce l'impatto climatico complessivo del settore delle costruzioni.

"Il noleggio aiuta a ridurre le emissioni di CO 2 di circa il 30%, a volte anche fino al 50%, a seconda dell'utilizzo dell'attrezzatura, ottimizzando l'adeguatezza dell'attrezzatura, il trasporto, il tasso di utilizzo e la manutenzione, come dimostra uno studio recente recente."

Il SER invita i decisori a riconoscere e incoraggiare le pratiche che riducono al minimo l'impatto climatico delle attrezzature per l'edilizia, in particolare in vista dell'imminente "onda di rinnovamento", che incorporerà i principi di circolarità, nonché nel contesto degli appalti pubblici.