Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Assodimi, analisi del 2020 con uno sguardo al futuro Articolo di RentalBlog sul Congresso

Assodimi, analisi del 2020 con uno sguardo al futuro

  • 23/12/2020
Articolo di RentalBlog sul Congresso

Proseguiamo e concludiamo la carrellata di articoli dedicati all’analisi del mercato nel 2020 dal punto di vista delle associazioni. Oggi riportiamo quanto emerso dal 28° Congresso Assodimi, svoltosi nelle scorse settimane, che ha lanciato diversi spunti per comprendere la situazione attuale del settore e l’andamento che questo potrà assumere nei prossimi anni.

Un settore in evoluzione

Ce ne siamo resi conto nel corso degli ultimi mesi. Il diffondersi della pandemia di Covid-19 ha portato le aziende, tanto nel settore del noleggio quanto in altri ambiti, a riconsiderare la propria organizzazione aziendale.

Nello specifico del noleggio, il settore sta cambiando notevolmente. Stanno cambiando gli attori che ne fanno parte, stanno cambiando le grandi aziende produttrici, stanno cambiando i noleggiatori. E qual è la direttrice comune di questi cambiamenti, se non la digitalizzazione?

Digitalizzazione intesa non solo come l’insieme degli strumenti con cui, volenti o nolenti, anche le aziende del noleggio hanno dovuto familiarizzare. Ma anche nell’accezione più puramente operativa: grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, sempre più prestazionali ed efficienti, oggi anche i macchinari tipici del noleggio permettono una raccolta di dati in tempo reale, volta a favorire la tempestività e l’interconnessione delle operazioni lavorative.

Ciò che si rende necessario, quindi, è proprio un’evoluzione interna del settore noleggio. Abbiamo già sottolineato le difficoltà che il Covid-19 ha portato con sé, andando a colpire notevolmente questo stesso ambito.

Ora, quando il virus non accenna a rallentare e l’economia italiana continua a traballare, è fondamentale cercare di rispondere rapidamente e consapevolmente alle esigenze del nuovo mercato.

Dal 2020 verso un futuro offuscato

La necessità di riorganizzare le aziende del noleggio e ripensare il proprio sistema, deriva anche dalla crisi economica in corso. Una crisi che sicuramente non sarà semplice superare, e che ha colpito notevolmente la nostra nazione.

Nel corso del Congresso, Michel Petitjean – Segretario Generale di ERA – ha evidenziato alcuni dati relativi all’andamento del settore in questo 2020 anomalo. In Italia, infatti, è stato registrato un arretramento del settore del 12.3 per cento.

Dato, questo, che trova conferma anche nelle più approfondite analisi riportate da Federico Della Puppa, responsabile Area& Strategie SmartLand. Se si confronta, infatti, la crescita del settore tra l’anno scorso e l’anno corrente, la differenze è evidente. Nel 2019, il noleggio di macchine e attrezzature in tutta Italia aveva subito un’impennata del 10 per cento.

A poche settimane dalla fine del 2020, questo dato si attesta sull’1.4 per cento. Per ritornare alle cifre degli anni passati, servirà ancora diverso tempo. Secondo i dati riportati da Della Puppa, nel 2021 la percentuale raggiungerà il 5.3 per cento, quindi ancora molto distante dai dati fatti registrare nel 2019.

Nonostante tutto, però, si tratta di percentuali che lasciano un po’ respirare il settore del noleggio, che si appresta ad affrontare una ripresa disomogenea nel corso dei prossimi anni. Questo non solo per le conseguenze che la prima ondata di Covid-19 ha portato con sé, ma anche per via dei rallentamenti dovuti alla seconda ondata e alle incertezze che questo virus continua a gettare sull’economia italiana.

Mantenere vive speranza e fiducia

Tuttavia, questi dati non devono far pensare a una situazione drastica. Anzi, la visione emersa dal Congresso Assodimi lascia uno spiraglio di luce al prossimo futuro del settore del noleggio.

Questo perché, in Italia, le aziende produttrici e i noleggiatori hanno saputo reagire bene alle contingenze della situazione.

L’importante è continuare a farlo. E, per farlo, bisogna cercare di rimanere sempre sul pezzo, per rispondere rapidamente ai continui cambiamenti del mercato, facendo anche un’attività di analisi approfondita sui dati che provengono dallo stesso settore.

Oltre agli indici di fiducia delle aziende clienti e all’aumento del periodo di durata dei cantieri, si è notato che i clienti si sono dimostrati più attivi del previsto e il noleggio ha saputo richiamare la propria attenzione riuscendo a chiudere il 2020 con un valore compreso fra il pareggio ed un +1.5%.

I paragoni con i dati ERA (che vedono il nostro mercato in decisa diminuzione) sono complicati. Il noleggio italiano è un mercato giovane e fatto da 3mila aziende che inglobano all’interno noleggio, formazione e distribuzione (che ha visto un 2020 più interessante del previsto specialmente grazie al 4.0). Le prime 50 della classe da sole fatturano il 70% del mercato, ma tantissime aziende si stanno affacciando al noleggio. Otto aziende su 10 hanno chiuso il 2019 in modo lusinghiero. Ma tutto dipende dalla forza di investimento iniziale e la volontà di creare un’azienda dinamica e proattiva che abbia la voglia di mettersi continuamente in discussione adattando i processi al mercato, non rimanendo impantanati nel proprio ufficio.

Il 2021 ha tutte le carte in regola per essere un anno interessante (con le limitazioni nei primi mesi dell’anno) per tutti i settori e in tutto il territorio nazionale dove anche il sud finalmente sta fornendo incidi di noleggio buoni. Assodimi il 12 gennaio organizzerà un webinar per capire le dinamiche a livello territoriale.


Marco Prosperi, Direttore Assodimi

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