Con la patente B fino a 4.25 ton ma solo se green
Negli ultimi anni, anche in seguito alla pandemia da COVID-19, le attività che prevedono la vendita on-line di prodotti o comunque la consegna a domicilio di beni sono cresciute enormemente. Questo ha comportato un aumento del traffico dovuto alle consegne dell’ultimo miglio presso abitazioni e aziende con conseguente congestione della viabilità e aumento delle emissioni inquinanti, soprattutto nei centri urbani. Per incentivare la diffusione di veicoli “green”, parte della riforma del Codice della Strada ha finalmente trovato attuazione con il Decreto Dirigenziale 13 dicembre 2022 che prevede la modifica del comma 3 dell’art. 113 CDS.
Il nuovo dettato normativo permette a chi abbia conseguito la patente B da almeno 2 anni di guidare veicoli ecologici di massa a pieno carico superiore a 3,5 t. fino a 4,25 t. a patto che questi siano alimentati con combustibili alternativi: gas naturale, GPL, elettrici o a idrogeno. Questa disciplina sarà applicabile a partire dal 3 aprile 2023.
Il decreto stabilisce come si debbano modificare i documenti unici di circolazione e proprietà e le carte di circolazione per essere conformi alle nuove prescrizioni: in pratica in sede di immatricolazione dovrà essere indicato che la massa complessiva a pieno carico al netto della massa supplementare da propulsione alternativa non ecceda le 3,5 t. mentre sulla carta di circolazione (possibile chiedere anche l’adeguamento per i veicoli attualmente circolanti) dovrà essere indicato il peso supplementare da combustibile Direttiva 96/53/CE in kilogrammi. Se questo dovesse fare eccedere il limite della 3.5 t. sarà necessario specificare questo aspetto, il peso potrà arrivare fino a 4,25 t. e il veicolo potrà essere condotto con patente B conseguita da almeno due anni.
E’ evidente che questa novità normativa mira a spingere una maggiore diffusione dei veicoli a basse emissioni e alla sostituzione progressiva nel tempo dell’attuale parco circolante, soprattutto per logistica e corrieri. Da una prima lettura in realtà sembra più una norma che sia volta a eliminare la penalizzazione in termini di peso dei veicoli elettrici dovuta ai pacchi batterie e quindi non sembra che tali veicoli possano migliorare le proprie capacità di carico effettivo rispetto ai veicoli con motori a combustione interna. In ogni caso è una novità che va nella giusta direzione della tutela dell’ambiente e dello svecchiamento del parco mezzi circolanti.
Che impatto potrà avere questa novità sul mondo del noleggio è ancora presto per valutarlo, certamente anche i noleggiatori saranno incentivati a includere tali tipologie di mezzi all’interno del loro parco a disposizione della clientela. E di conseguenza anche i costruttori investiranno sempre di più nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli, e poi successivamente anche macchinari, a basse o zero emissioni.
NOTIZIE DEL DOSSIER Aspetti legali del noleggio
E’ ormai riconosciuto che una delle situazioni che espongono i lavoratori del noleggio al rischio maggiore di infortunio è il carico e scarico dei macchinari dai veicoli utilizzati per il loro trasporto. Per questo motivo l’azienda di noleggio deve prestare la massima attenzione a questa fase e predisporre procedure di sicurezza efficaci, oltre che inserire limitazioni di responsabilità in contratto per il caso in cui il carico e scarico sia effettuato dal cliente.
E’ prassi comune nell’attività di noleggio di macchinari e attrezzature farsi rilasciare, come deposito cauzionale a garanzia, un assegno senza data da incassare in caso di inadempimento. Questo comportamento può esporre il noleggiatore anche a responsabilità penale per appropriazione indebita.
Dall’analisi di numerosi contratti di noleggio ogni anno emerge che non tutte le aziende si organizzano in modo corretto e talvolta predispongono anche moduli non strettamente necessari. Proviamo a fare chiarezza sul punto, partendo dal fatto che il contratto deve essere quello del noleggiatore
E’ buona prassi nell’attività di noleggio ricorrere allo strumento del deposito cauzionale per proteggere in modo diretto ed efficace gli interessi del noleggiatore, a prescindere dalla tutela giudiziale molto spesso lenta ed incerta.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato recentemente il “Documento di indirizzo sulla conservazione dei metadati” dove prescrive a tutti i datori di lavoro di verificare la conservazione dei dati raccolti tramite i software utilizzati per la gestione della posta elettronica. In seguito a numerose richieste di chiarimento il Garante ha aperto una doverosa consultazione pubblica in merito, differendo l’efficacia del documento.
E' stata introdotta in Italia la disciplina relativa alla protezione dei c.d. “whistleblower”.
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normativo
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L'opinione dell' Avv. Perino
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Il Green Pass è obbligatorio per poter accedere ad una serie di servizi specifici, come i ristoranti e i bar al chiuso, le palestre, le piscine ed altri. Come comportarsi nelle nostre aziende?