L'area di lavoro delle PLE

Il datore di lavoro è il soggetto che, nel nostro ordinamento, ha la responsabilità di garantire la sicurezza dei propri lavoratori e di tutelarli dagli infortuni. Ma il datore di lavoro può anche, e lo è molto spesso, essere l’imprenditore e quindi ha una responsabilità civile e penale nei confronti dei terzi soggetti che possono subire un danno dall’attività da lui esercitata.

E la responsabilità rimane in capo all’imprenditore anche per quanto eseguito dai propri addetti e sottoposti nell’esercizio delle proprie mansioni. Le conseguenze personali e professionali di queste responsabilità, in caso di infortunio o danni a terzi nell’esercizio dell’attività d’impresa, possono essere molto rilevanti e non vanno mai sottovalutate.

In particolare nell’utilizzo di attrezzature di lavoro, come le piattaforme di lavoro elevabili (PLE), fermo restando l’attività di manutenzione e controllo da eseguire sulle stesse e l’attività di puntuale formazione informazione ed addestramento a cui devono essere soggetti i lavoratori impiegati nell’utilizzo delle macchine, il datore di lavoro deve eseguire una puntuale analisi dei rischi specifici relativa all’ambiente in cui l’attività viene svolta. Vale a dire che, se l’attività si svolge in un luogo aperto al pubblico dovrà valutare minuziosamente tutti i possibili rischi di interferenza con l’attrezzatura di lavoro che si potrebbero verificare, ad opera di lavoratori, altri macchinari, veicoli o terzi soggetti nelle vicinanze.

L’importanza della delimitazione dell’area di lavoro delle attrezzature, ed in particolare delle PLE in relazione alle loro caratteristiche, si desume anche dal disposto normativo in tema di formazione pratica contenuto all’interno dell’Accordo Stato Regioni 22 febbraio 2012 nel programma per l’abilitazione all’uso in sicurezza delle PLE al punto 3.1.6, che richiede che sia trattato, in tema di posizionamento della PLE sul luogo di lavoro: “… la delimitazione dell’area di lavoro, la segnaletica da predisporre su strade pubbliche, il posizionamento degli stabilizzatori ed il livellamento”. Se tutti i datori di lavoro considerassero con attenzione questi aspetti operativi avremmo certamente una sensibile diminuzione degli infortuni nell’utilizzo di piattaforme aeree.