Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Masseria Palesi: autenticità e storia La masseria sarà la location del 33° Congresso dei noleggiatori

Masseria Palesi: autenticità e storia

  • 13/02/2025
La masseria sarà la location del 33° Congresso dei noleggiatori

Masseria Palesi è un complesso architettonico fortificato risalente al XVII secolo di pregevole interesse storico, artistico e naturalistico, legato alla storia di una nobile famiglia e dotato di eleganti spazi interni e ampi spazi all’aperto. La ricercatezza delle sue architetture ostentava la florida condizione della famiglia, il cui emblema ha dato vita al suo attuale brand.
La masseria ripercorre nel suo aspetto la storia della società rurale pugliese, gli usi e i costumi di questa terra in cui il legame dell’uomo con il paesaggio è sempre stato viscerale. Circondata da un immenso bosco di querce e roverelle secolari e da un vasto vigneto biologico, la masseria è anche un grande laboratorio bio ed offre percorsi esperienziali attraverso la natura. A delimitarne i confini sono i tipici muretti a secco, patrimonio dell’Unesco. E’ situata vicino a Martina Franca, perla del Barocco.

La Corte

Masseria Palesi è un complesso di tipologia a corte di notevole grandezza, fortificato con camminamenti e garitte tipicamente pugliesi. Il nucleo originario secentesco si sviluppava attorno ad un cortile quadrangolare lastricato con chianche di pietra martinese e delimitato sui parapetti da statue lapidee di santi commissionate dalla famiglia per offrire a quanti lavoravano protezione da ladri e briganti.

L’Aia

Gli edifici destinati ai servizi e alle attività rurali erano il punto di forza della masseria per via delle loro notevoli dimensioni. Tra questi era l’aia, un enorme spiazzo lastricato con chianche di pietra, anticamente utilizzato per battere il grano dopo la mietitura, così da separare il grano dalla paglia. Oggi questi ambienti secenteschi sono una raffinata location per eventi e matrimoni rurali esclusivi.

La Stalla

La grande stalla ospitava gli allevamenti di due razze autoctone di equini note per la loro robustezza: il cavallo murgese, con i suoi arti muscolosi e il suo lucente manto nero, e l’asino martinese, la piu’ grande razza italiana di asino. Data l’ imponente mole di questi animali, gli stalloni dell’asino martinese, sono ancora oggi impiegati nella produzione di muli murgesi generati dall’ibridazione con le giumente del cavallo murgese.

I Dipinti

La bellezza degli esterni si rispecchia all’interno nelle sontuose pitture murali: il piano superiore, ad uso esclusivo della famiglia, ospitava i saloni di rappresentanza, pertanto arricchiti con mascheroni, arabeschi, lesene ed elementi classicheggianti, frutto di una rivisitazione di matrice novecentesca.


Il Palazzo

A partire dal 1600 la bellezza del territorio di Martina Franca fu affidata ad autentici ricamatori della pietra locale, quella pietra bianca che ben si presta alla lavorazione e che una volta indurita assume quel particolare colore ambrato. Maestri e scalpellini locali ereditarono dall’esperienza della vicina Lecce, la padronanza del linguaggio artistico barocco. Fu così che il palazzo residenziale fu coronato con erme, fiaccole e mascheroni e l’ingresso fu riccamente scolpito quasi ad emulare i portali delle cattedrali barocche.

L’Ingresso

Le murature esterne secentesche che racchiudono la masseria sono tipicamente a calce e sono costellate da feritoie e anelli in pietra per legare i cavalli.
Al centro si apre un maestoso portale ligneo decorato in pietra faccia vista che consente l’accesso al cortile.
Quattro statue in pietra lo sovrastano, S. Domenico con il saio e S. Vito col cane e due figure femminili allegoriche incorniciate dalle due garitte.

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