Sollevatori telescopici: la formazione degli operatori
Focus su normativa e sicurezza
Tra i macchinari che hanno avuto una maggiore diffusione negli ultimi anni ci sono sicuramente i sollevatori telescopici rotativi e non. Sono macchine potenti e affidabili ed anche caratterizzate dalla possibilità di montare diversi accessori in grado di modificarne la destinazione d’uso. Infatti possono essere equipaggiati con le tradizionali forche per il sollevamento di cose ma possono anche montare una cesta per il sollevamento delle persone e diventare, in tutto e per tutto, una piattaforma di lavoro elevabile (PLE). Oltre a questi accessori possono essere equipaggiati con un verricello con gancio per il sollevamento e diventare un’autogrù, oltre che montare una pala per il movimento terra. Con grande facilità e flessibilità queste attrezzature di lavoro in poco tempo possono essere convertite dal lavoratore direttamente in cantiere per svolgere funzioni tra loro anche molto diverse. E questa caratteristica è certamente uno dei motivi fondamentali del loro successo.
Per contro l’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 ha stabilito regole molto rigide in tema di formazione per l’abilitazione all’utilizzo delle attrezzature di lavoro e sostanzialmente obbliga i lavoratori a sottoporsi all’abilitazione separatamente per tutti gli accessori che il sollevatore è in grado di montare. A partire dal corso carrelli elevatori a braccio telescopico (rotativi e non) della durata di 16 ore in aggiunta al percorso formativo per l’abilitazione all’utilizzo delle PLE (fino a 10 ore), a quello per l’utilizzo di gru mobili (14 ore) ed infine a quello per le pale caricatrici frontali (10 ore). Così il monte ore totale richiesto per chi si trova ad utilizzare un’attrezzatura come questa completa di ogni accessorio risulta evidentemente sproporzionato.
Si ritiene che sia certamente fondamentale procedere con un’approfondita analisi di tutti i rischi che queste attrezzature di lavoro implicano in relazione ai diversi accessori montati (il rischio relativo al sollevamento cose è evidentemente molto diverso dal rischio relativo al sollevamento di persone). Sarebbe però opportuno, a livello normativo, prevedere un percorso formativo specifico per i sollevatori telescopici con tutti gli accessori disponibili sul mercato, valutando in modo accurato i diversi rischi ma limitando la durata del corso ad una durata accettabile per le imprese, magari contenendola entro le due giornate di lavoro (16 ore).
Emanare regole che possano più facilmente essere applicate e quindi osservate dal mercato
sarebbe un modo efficace per migliorare il livello di sicurezza effettiva sui luoghi di lavoro.
NOTIZIE DEL DOSSIER Aspetti legali del noleggio
E’ ormai riconosciuto che una delle situazioni che espongono i lavoratori del noleggio al rischio maggiore di infortunio è il carico e scarico dei macchinari dai veicoli utilizzati per il loro trasporto. Per questo motivo l’azienda di noleggio deve prestare la massima attenzione a questa fase e predisporre procedure di sicurezza efficaci, oltre che inserire limitazioni di responsabilità in contratto per il caso in cui il carico e scarico sia effettuato dal cliente.
E’ prassi comune nell’attività di noleggio di macchinari e attrezzature farsi rilasciare, come deposito cauzionale a garanzia, un assegno senza data da incassare in caso di inadempimento. Questo comportamento può esporre il noleggiatore anche a responsabilità penale per appropriazione indebita.
Dall’analisi di numerosi contratti di noleggio ogni anno emerge che non tutte le aziende si organizzano in modo corretto e talvolta predispongono anche moduli non strettamente necessari. Proviamo a fare chiarezza sul punto, partendo dal fatto che il contratto deve essere quello del noleggiatore
E’ buona prassi nell’attività di noleggio ricorrere allo strumento del deposito cauzionale per proteggere in modo diretto ed efficace gli interessi del noleggiatore, a prescindere dalla tutela giudiziale molto spesso lenta ed incerta.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato recentemente il “Documento di indirizzo sulla conservazione dei metadati” dove prescrive a tutti i datori di lavoro di verificare la conservazione dei dati raccolti tramite i software utilizzati per la gestione della posta elettronica. In seguito a numerose richieste di chiarimento il Garante ha aperto una doverosa consultazione pubblica in merito, differendo l’efficacia del documento.
E' stata introdotta in Italia la disciplina relativa alla protezione dei c.d. “whistleblower”.
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La modifica è entrata in vigore a partire dal 5 luglio e i noleggiatori che noleggiano ai privati dovranno adeguare le proprie procedure interne al nuovo dettato
normativo
Approfondimento sul tema in termini legali
Chiarimenti in merito alla normativa
L'opinione dell' Avv. Perino
L’imprenditore ha un continuo bisogno di supporto su moltissime tematiche legate alla sua attività e le competenze specifiche non sono sempre semplici da trovare sul mercato. Le associazioni specialistiche di categoria sono di fatto i depositari di moltissimi contenuti tecnici che possono condividere tra associati e possono
costituire un patrimonio prezioso per tutti gli operatori di mercato.
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Focus sulla normativa vigente in caso di noleggio a caldo
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Aggiornamento su green pass e smartworking
Focus sulla sicurezza di macchine e attrezzature
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L'approfondimento dell'Avv. Perino
Il Green Pass è obbligatorio per poter accedere ad una serie di servizi specifici, come i ristoranti e i bar al chiuso, le palestre, le piscine ed altri. Come comportarsi nelle nostre aziende?