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Test sui Carrelli Elevatori: come e perché vanno eseguiti Ente Certificazione Macchine ci parla dei test sui carrelli elevatori: cosa prevede la normativa, i requisiti di sicurezza, le direttive comunitarie, i test previsti.

Test sui Carrelli Elevatori: come e perché vanno eseguiti

Ente Certificazione Macchine ci parla dei test sui carrelli elevatori: cosa prevede la normativa, i requisiti di sicurezza, le direttive comunitarie, i test previsti.

I carrelli elevatori, in quanto attrezzature di lavoro e macchine, devono essere realizzati e attrezzati nel rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dalle normative vigenti. A livello legislativo, oltre alle prescrizioni previste dal Testo Unico D.Lgs. 81/08, ai carrelli elevatori si applicano le seguenti direttive comunitarie:

  • Direttiva Macchine 2006/42/CE
  • Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC) 2014/30/UE
  • Direttiva ATEX, in caso di carrelli antideflagranti adibiti ad operare in ambienti con rischio di esplosione.

A livello normativo, per verificare la sicurezza dei carrelli elevatori, la norma di riferimento è la UNI EN ISO 3691-1:2015 “Carrelli Industriali – Requisiti di sicurezza e verifiche – Parte 1: Carrelli industriali motorizzati, esclusi quelli senza conducente, i telescopici e i trasportatori per carichi“. La norma si rivolge a costruttori, rivenditori, utilizzatori, verificatori dei carrelli industriali motorizzati per fornire indicazioni sui requisiti tecnici e costruttivi della macchina.

Armonizzata ai sensi della Direttiva Macchine, la UNI EN ISO 3691-1:2015 stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza e i mezzi per la verifica dei carrelli industriali motorizzati, tra cui:

  • carrelli controbilanciati con forche a sbalzo;
  • carrelli con sollevatore retrattile o con piastra porta forche retrattile;
  • carrelli con forche fra i longheroni;
  • carrelli a forche ricoprenti;
  • carrelli a pianale ad alto sollevamento;
  • carrelli con posto di guida elevabile fino a 1 200 mm;
  • carrelli a presa unilaterale;
  • carrelli a presa bilaterale ed a presa frontale e laterale;
  • carrelli transpallets;
  • carrelli elevatori bidirezionali e multi direzionali;
  • carrelli trattori con forza di traino fino a 20.000 N;
  • carrelli elevatori fuoristrada;
  • carrelli industriali alimentati a batteria, a gasolio, benzina o GPL.

Al fine di assolvere a tutti gli obblighi legislativi e poter garantire la messa in servizio di macchinari sicuri e conformi, è necessario dunque sottoporre i carrelli a test e prove, per verificare la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza e misurarne le performance.

Ente Certificazione Macchine, in qualità di ente di certificazione e laboratorio di prova, si occupa da anni proprio di verificare la conformità delle attrezzature di lavoro ed eseguire tutte le attività di testing necessarie per collaudare i mezzi a norma di legge. Le tipologie di Prove che possono essere svolte da ECM sono le più svariate e includono:

  • Prove di Stabilità, al fine di valutare il rischio di ribaltamento,
  • Prove di Carico e di tenuta del tetto,
  • Prove di Visibilità,
  • Prove di Rumore,
  • Prove di Vibrazioni meccaniche, per misurare il livello di vibrazioni prodotte dal mezzo durante l’utilizzo,
  • Prove di Sicurezza elettrica,
  • Prove di Compatibilità Elettromagnetica, in camera anecoica o in campo aperto (per macchinari di grandi dimensioni).

Nel caso in cui carrello elevatore fosse stato modificato o equipaggiato con attrezzature non previste dal costruttore, si renderà necessario effettuare un rivalutazione dei rischi, per poter assicurare la continuità del rispetto delle normative vigenti. Si dovrà poi procedere con l’aggiornamento della documentazione tecnica (fascicolo tecnico e manuale d’uso e manutenzione) e l’esecuzione di tutte le prove particolari in base alle modifiche apportate, al fine garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza, nonché redigere una nuova certificazione.

 

Fonte: TCEmagazine

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